Quaderni Satyagraha n. 35 "224 puntozero" - Il viaggio di Odisseo al tempo di oggi
224 puntozero - Il viaggio di Odisseo al tempo di oggi
di
Mohamed Alì Saleh
trascrizione e revisione a cura di Michela Lovato
e Martina Marcuccetti
pp. 80, €
16,00
[ISBN: 978-88-7500-043-1]
“Mi
chiamo Mohamed Alì Saleh, sono nato nel 1988 in una città della
regione Kanem, in Chad”. E’ così che un giovane come tanti inizia a
raccontarsi. La sua vita cambia a 18 anni, quando entra in contatto
con l’UNDD, un gruppo di ribelli che aspira a liberare il paese
dalla dittatura di Deby, sotto i francesi, e imbraccia le armi al
loro fianco.
L’addestramento, la presa della capitale, le trattative con i
francesi fino alla fuga attraverso il deserto del Sahara. Le parole
di Alì risuonano forti quando racconta del razzismo in Libia e di
come, dopo lo scoppio della guerra con Gheddafi, paga i trafficanti
per imbarcarsi verso l’Europa. Qui ricomincerà, ancora una volta,
dal “puntozero” e
a partire da un numero, il 224. “Da quel momento sono diventato il
224. Quando sentivo quel numero, mi hanno spiegato, stavano
chiamando me. Non avevo niente con me, in Libia avevo perso tutto.
Arrivato in Italia, avevo perso anche il nome”. Accompagnato da una
fede profonda e dalla convinzione che “tanto poi passa”, Alì arriva
a Pisa, poi, una sera, si ritrova nel cerchio di Arte
Migrante.
Arte Migrante è un movimento apartitico e aconfessionale, nato a
Bologna circa sette anni fa. L’idea è di far incontrare le persone
attraverso l’arte, la condivisione e l’ascolto. Ci sediamo in
cerchio, allo stesso livello dell’altro e creiamo relazioni umane
lontane dai pregiudizi, stereotipi e razzismi. Questo libro nasce
proprio dall’incontro tra la voglia di Alì di raccontare del suo
paese e di cosa significhi migrare, e la volontà di Arte Migrante
di fare resistenza attiva e nonviolenta al clima di odio e di paura
nutrito dai nostri governi, perché gli umani possano invece
incontrarsi e riconoscersi. (di Benedetta
Bressan)
Quaderni Satyagraha n. 34 Il programma costruttivo
Il programma costruttivo
di M.K. Gandhi
a cura di Sonia Bazzeato Deotto
traduzione di Brigidina Gentile
pp. 144, €
16,00
[ISBN: 978-88-7500-048-6]
Presentazioni:
07/11/2018 ore 17 Roma - presso Università Roma 3, Ostiense
09/11/2018 ore 17 Roma - presso Libreria Claudiana, piazza Cavour
32
10/11/2018 ore 17 Pisa - presso Centro Gandhi, via Santa Cecilia,
30
11/11/2018 ore 11 Comunità di Nomadelfia
12/11/2018 ore 18 Firenze - presso Cinema Odeon
13/11/2018 ore 18 Torino - presso Centro Sereno Regis
14/11/2018 Milano
15/11/2018 Venezia
saranno presenti Radha Bhatt e Sonia Bazzeato
Deotto
Pubblicazione
voluta e realizzata da OraWorldMandala
(OWM), un
movimento internazionale per la Pace, che da anni opera in India,
Messico e Italia, con l’obiettivo di diffondere la pratica
dell’Ahimsa , la nonviolenza creativa, attraverso “l’ArteScienza
del Mandala ”.
Il testo di Gandhi qui pubblicato, “Il programma costruttivo”, è
quello che più ispira l’associazione nella sua azione nonviolenta.
Per questo è stato già tradotto e pubblicato in spagnolo, corredato
dei saggi critici di alcuni studiosi indiani e messicani.
Ora esce la traduzione italiana, che comprende i saggi
dell’edizione messicana, arricchita dei nuovi contributi di alcuni
studiosi italiani.
“Il programma costruttivo” è sicuramente uno dei testi più
importanti per approfondire la conoscenza del Gandhi politico ed è
utile alla lettura di quanti vogliano affinare gli strumenti della
trasformazione sociale.
Sonia
Bazzeato Deotto è un’artista sociale,
direttrice e fondatrice di OraWorldMandala (Laboratorio di
Ricerca-Azione per l’Ahimsa attraverso l’ArteScienza del Mandala)
dell’Universitá Gujarat Vidyapith fondata da Mahatma Gandhi nel
1920, responsabile del Programma di Estensione universitaria della
Gujarat Vidyapith in Messico e presidente di OraWorldMandala A.P.S.
in Italia.
Quaderni Satyagraha n. 33 Sabona - Imparare a vedere e trascendere i conflitti
Sabona - Imparare a vedere e trascendere i conflitti
di Åse Marie Faldalen, Synøve Faldalen,
Vigdis R. Faldalen Thyholdt, Lars Thyholdt
pp.
160, € 16,00
[ISBN: 978-88-7500-0XX-X]
“E poi, vedi”, dissi ad
Ole, “presi la tazza di caffè che avevo in mano e la lanciai contro
il muro. Ora tu potresti dirmi, Ole, quale pensi fosse l’argomento
del litigio tra me e mia moglie dopo quanto era successo?” La
risposta venne sotto forma di domanda, e immediatamente: “La tazza
di caffè?”
Dov’è l’uomo che non
diventa nervoso quando il partner dice: “Vieni, sediamoci e
parliamo!”. Egli intuisce che sarà una lunga giornata di
discussioni che forse dureranno fino a notte fonda e che ci si può
perdere in una folla infinita di emozioni…
Rimandiamo le cose
spiacevoli, anche a causa della mancanza di conoscenza nella
gestione dei conflitti e della mancanza di strumenti validi e ben
strutturati. Quel che non facciamo bene non è fatto con
piacere.
Quaderni Satyagraha n. 32 Piccoli Comuni fanno grandi cose!
Piccoli Comuni fanno grandi cose!
di Raffaello Saffioti
pp.
304, € 20,00
[ISBN: 978-88-7500-040-0]
Tappe del progetto d costituzione del Centro
Internazionale per la Nonviolenza “Mahatma Gandhi”
di
Monteleone di Puglia (Fg)
Quaderni Satyagraha speciale Galtung Italano n. 31
Alla scoperta di Galtung
di Johan Galtung ed Erika Degortes
traduzione di Erika Degortes
pp.
124, € 16,00
[ISBN: 978-88-7500-041-7]
Questo libro è indirizzato in particolare a chi non ha familiarità
con i “Peace Studies” in generale e con le teorie di Galtung nello
specifico. Ma anche gli specialisti ci possono trovare elementi
meno noti che possono aiutare a capre come si è sviluppata una
metodologia eminente qual è il Metodo Transcend.
L’idea
di questo libro è nata durante un viaggio in auto da Ginevra
(Svizzera) a Torino (Italia).
Quaderni Satyagraha speciale Galtung Inglese
Discovering Galtung
Johan Galtung explains the roots of Galtungism in a dialogue
with Erika Degortes
by Johan Galtung - Erika Degortes
English
pp. 86, € 10,00
[ISBN: 978-88-7500-038-7]
This book is meant for people who are not familiar with Peace
Studies in general and Galtung’s theories in particular. Even
specialists can find in it some less known elements that may be
useful to understand how such an outstanding methodology (as the
Transcend Method) has developed
The
idea of this book came about during a travel from Geneva
(Switzerland) to Torino (Italy) by car. The weather was nice and
the roads clear. The conversation very soon turned into a rich
journey along Galtung’s theories and
experiences.
“Johan, very many have
written about you. Your own production is simply outstanding, and
thanks to you, everybody can study “Galtungism” and understand it
immediately. But what I miss is to understand where did you get
certain ideas from…”
“Thank
you, Erika! You know, nobody has ever asked me such a fundamental
question. Let me give you the answer. You know my style, short
questions may require long answers...” He sat comfortable and
started talking…
Quaderni Satyagraha n. 30
L’evoluzione religiosa di Lev Tolstoj
di Nicolas Weisbein
a cura di Maura Caracciolo
pp.
464, € 20,00
[ISBN: 978-88-7500-032-5]
Merito di questo saggio è far conoscere il Tolstoj teologo, esegeta
delle Sacre Scritture, grande riformatore religioso, maestro di
Gandhi nello sviluppare la teoria della nonviolenza per cui non ci
può essere un vero cambiamento politico senza una purificazione
della religione che ripristini l’essenza autentica del
cristianesimo deturpato dalle scorie dei concordati con i poteri di
questo mondo.
Maura
Caracciolo, curatrice e
traduttrice del volume, è una sensibile studiosa del pensiero
nonviolento di Giorgio La Pira e di Aldo Capitini. Attualmente vive
con la famiglia nella splendida città barocca di
Lecce.
Quaderni Satyagraha n. 29
Dalla bomba atomica al Pikadon
Comprendere e trasmettere
le esperienze di Hiroshima e Nagasaki
a cura di Yukari Saitō
pp.
160, € 16,00
[ISBN: 978-88-7500-031-8]
Il quaderno ripropone la memoria dell'esplosione su Hiroshima e
Nagasaki, in un momento, a livello mondiale, di nuova
proliferazione degli armamenti atomici.
Pikadon
è il
nome dato in Giappone alla bomba. Nel saggio si alternano
testimonianze, testi poetici e narrativi, opportunamente corredati
da una parte didattico-scientifica con dati e spiegazioni sulla
bomba, sulle differenze tra quella sganciata su Hiroshima e quella
su Nagasaki, insieme a grafici sulle vittime dei bombardamenti e
mappe aggiornate sull’attuale proliferazione
nucleare.
“Dato che la
cosa era arrivata con un baleno, pika,
seguito da un boato,
don,
che distrusse ogni cosa, per noi gente di Hiroshima non
poteva
chiamarsi che Pikadon.
L’espressione «Bomba atomica» suonava così
asettica, altezzosa e indifferente!” – Kiyoko Horiba
La “bomba atomica” è un termine coniato da coloro che l’hanno
concepita
e sviluppata; Pikadon
è
una parola creata dalle persone che ne
hanno vissuto gli effetti in prima persona.[...] La lente di questa
parola
mi ha offerto un nuovo punto di vista. D’altro canto, mi sono
accorto
che non esisteva un termine inglese corrispondente a
Pikadon:
ed è
stato come se avessi ricevuto un compito. – Arthur
Binard
La
curatrice
Yukari Saito, nata a Tokyo
in Giappone, vive in Italia dalla metà degli anni ‘80. Traduttrice
e saggista, dirige il Centro di documentazione Semi sotto la neve
che ha fondato a Pisa per aiutare la condivisione delle esperienze
e delle informazioni tra i cittadini italiani e
giapponesi.
Quaderni Satyagraha n. 28
La guerra è follia
Diario di guerra di un pacifista austriaco
dal 1914 al 1919
Alfred Hermann Fried
pp.
208, € 20,00
[ISBN: 978-88-7500-038-7]
Il pacifista austriaco
Alfred Hermann Fried, Premio Nobel per la Pace nel 1911, fu uno dei
pochi intellettuali europei a mantenere una ferma opposizione alla
guerra.
In questo anno del centenario dell’intervento dell’Italia nella
Prima Guerra Mondiale viene presentata una selezione antologica del
diario di guerra di Fried, scritto tra il 1914 e il 1919.
La lettura invita a una riflessione storica che può aiutare a
sviluppare una “coscienza collettiva” orientata alla
pace.
Quaderni Satyagraha n. 27
Il potere dal basso con l’azione
nonviolenta
Theodor
Ebert
pp.
116, € 16,00
[ISBN: 978-88-7500-037-0]
Il libro raccoglie le
riflessioni più recenti di un grande studioso tedesco di scienze
politiche sul ruolo e i compiti del movimento per la pace dopo la
rivoluzione nonviolenta del 1989.
Quaderni Satyagraha n. 26
L’arte della pace
Alberto
L’Abate
pp. 150,
€ 16,00
[ISBN: 978-88-7500-036-3]
Alberto L’Abate, amico e
collaboratore di Aldo Capitini e Danilo Dolci, è oggi il principale
fautore italiano della nonviolenza. Precursore dei Peace Studies,
ha fondato presso l’Università di Firenze il primo corso di laurea
in “Operatori di Pace”, insegnandovi “metodologia di ricerca per la
pace”. L’arte della pace rappresenta la summa della sua riflessione
di studioso, con la convinzione che per sconfiggere la guerra il
lavoro per la pace vada preparato e strutturato prima che la
violenza deflagri. Perciò l’attenzione viene posta alla creazione
di istituzioni di pace, alla formazione di professionisti
specializzati nel monitoraggio, nella mediazione e nella
trasformazione dei conflitti. Confrontandosi con un’ampia
letteratura, in dialogo serrato con Galtung e tutti i più
accreditati studiosi dei conflitti, il libro si pone come stella
polare per quanti pensino che sia necessario costruire istituzioni
internazionali alternative agli eserciti nella gestione delle
situazioni di crisi e nel promuovere la riconciliazione e la
pace.
Quaderni Satyagraha n. 25
La trinità spirituale
Lanza del
Vasto
pp. 190,
€ 16,00
[ISBN: 978-88-7500-035-6]
È questo
il libro capitale di Lanza del Vasto, il suo compendio più maturo,
frutto di quarantacinque anni di studio e di riflessione.
Shantidas, come lo chiamò Gandhi, lancia qui la sua sfida a
Cartesio, Kant, Hegel e ne demolisce i fondamenti epistemologici,
indagando i principi della dialettica in una prospettiva nuova di
conciliazione degli opposti, aprendo così la strada a un ritrovato
ruolo della ricerca filosofica per uscire dalla crisi del mondo
moderno. Il lettore intraprende con esso un itinerario spirituale
profondo. Avvertirà la vertigine di affacciarsi sull’abisso del
Mistero, della teologia negativa, ma sentirà anche la gioia del
filosofare come ricerca della verità e sapienza
dell’amore.
Quaderni Satyagraha n. 24
Danzare tra le fauci del drago
Il potere del teatro per la
trasformazione
nonviolenta dei conflitti
A cura di Aristide
Donadio
pp. 180, € 16,00
[ISBN:
978-88-7500-034-9]
La nonviolenza
può trovare nell’azione scenica uno strumento efficace per mitigare
gli odi (peacekeeping),
per riconciliare le parti in lotta (peacemaking),
per rigenerare le relazioni sociali (peacebuilding),
per trasformare
i conflitti in modo nonviolento. Il teatro può aiutare le persone
coinvolte in conflitti “intrattabili” o di lunga durata a guardare
il mondo con altri occhi, a ridurre l’ansia e la paura, a guarire
la memoria traumatica della guerra, a rigenerare il corpo alienato
dalla oppressione, dall’abuso, dalla violenza. Vengono qui
presentate alcune delle esperienze più significative realizzate a
livello internazionale: Il Teatro di Nascosto - Hidden Theatre di
Annet Henneman; The Freedom Theatre di Juliano Mer Khamis; Il
Teatro Theandric di Maria Virginia Siriu; il Teatro dell’Oppresso
di Augusto Boal.
Quaderni Satyagraha n. 23
Dalla guerra alla riconciliazione
Operazione Colomba: corpo
nonviolento
di pace in zone di conflitto armato
A cura di Giulia Zurlini
Panza
pp. 176, € 16,00
[ISBN:
978-88-7500-033-2]
È giunto il tempo di proporre e realizzare
alternative credibili allo strumento militare per intervenire nei conflitti
internazionali. Operazione Colomba, il corpo nonviolento di Pace
dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, è un modello
significativo ed efficace di azione nonviolenta tra popolazioni
tormentate da conflitti armati. Presente in alcune delle aree più
calde (Albania, Palestina-Israele, Colombia) Operazione Colomba con
i suoi volontari riesce a costruire spazi concreti di incontro, di
dialogo e di riconciliazione per trasformare i conflitti alla
radice, rigenerando le relazioni tra le persone e le
comunità.
Quaderni Satyagraha n. 22
Sarvodaya
Un’economia a servizio di tutti
Gabriella Maria
Calderaro
pp. 240,
€ 20,00
[ISBN: 978-88-7500-022-6]
Sarvodaya è il termine usato da
Gandhi e Vinoba Bhave per indicare un'economia che si ponga come
obiettivo, non l'accumulo di ricchezza personale ma il benessere di
tutti, nessuno escluso.
Di
fronte all'attuale crisi del sistema mondo, una crisi non solo
finanziaria ma etica e sociale, è diventato sempre più necessario
prestare attenzione alla ricerca di alternative al sistema
economico dominante. Gandhi fu il primo uomo politico ad aver
introdotto la nonviolenza nell'economia. Il suo pensiero è di
estrema attualità nella ricerca di vie di uscita dal disastro
ecologico, dalla crescente povertà delle masse e
dall'escalation
delle
guerre.
Gabriella
Maria Calderaro è
un'attivista e una studiosa del pensiero nonviolento,
redatrice
dei “Quaderni Satyagraha” e responsabile delle relazioni
internazionali e coordinatrice del progetto UNESCO per il
Centro Internazionale per la Nonviolenza Mahatma Gandhi
di
Monteleone di Puglia (FG).
Quaderni Satyagraha n.21
Lettere ai pacifisti
A cura di Rocco Altieri
pp. 224, € 16,00
[ISBN:
978-88-7500-030-1]
Dalla fine degli anni '20 a
tutti gli anni '30 del secolo scorso, il Mahatma Gandhi tenne una
attiva corrispondenza con due dei rappresentanti più significativi
del pacifismo europeo: lo scrittore francese Romain Rolland, premio
Nobel per la letteratura, e il sociologo olandese Bart de Ligt,
fondatore a Parigi nel 1938 della prima Accademia della Pace. Come
esisteva da tempo immemorabile una scienza della guerra, in
contrapposizione, andava sviluppata una scienza della Pace: un
progetto di ricerca e formazione rivolto agli obiettori di
coscienza, ai resistenti alla guerra e a tutti i volontari del
“Servizio Civile Internazionale” che dovevano andare a costituire
l'esercito della pace, le brigate internazionali della
nonviolenza.
Quaderni Satyagraha n.20
Economia di condivisione
A cura di Marinella Correggia
pp.
189, € 15,00
[ISBN:
978-88-7500-029-5]
L'economista del Mahatma Gandhi ci spiega i mali
dell'economia moderna e come curarli in modo equo e
nonviolento.
Un libro, quindi, non solo di denucia, ma che indica con chiarezza
le alternative, che ridà speranza e voglia di agire. Tradotti e
pubblicati per la prima volta in italiano a cura di Marinella
Correggia.
Kumarappa è stato l'economista di Gandhi, il suo più
stretto collaboratore nel tracciare le linee di un programma
economico nonviolento.
La traduttrice e curatrice, Marinella Correggia, giornalista e
scrittice, è tra le più importanti figure dell'ecologismo
italiano.
Quaderni Satyagraha n. 19
La nostra scuola è il mondo intero
Cristiana
Vettori
pp. 198,
€ 15,00
[ISBN: 978-88-7500-027-1]
Non ci sono solo aspetti di
violenza, esclusione e xenofobia nella società italiana. L’autrice
ha raccolto venti esemplari storie di vita, che dimostrano come
attraverso luoghi di accoglienza e di integrazione, quale è la
scuola pubblica con i corsi serali per adulti, è possibile
percorrere strade nuove di realizzazione personale e di solidarietà
sociale.
Il libro comprende anche le
riflessioni di docenti e associazioni che lavorano con gli
immigrati nel campo dell’educazione e
dell’alfabetizzazione.
Quaderni Satyagraha n. 17-18
Il cammino della saggezza
Lev
Tolstoj
(Due
volumi) pp. 300, € 30,00
[ISBN: 978-88-7500-024-0]
Viene
tradotta per la prima volta in italiano l’ultima grande opera di
Tolstoj, cui lo scrittore lavorò incessantemente fino al giorno
della sua morte. Come in un intenso breviario spirituale, vi sono
raccolti - intorno ai maggiori temi esistenziali - i pensieri e le
massime dei grandi maestri della saggezza di tutti i tempi e di
ogni paese, allo scopo di restituire allo spaesato uomo moderno il
senso più autentico della vita.
Del
grande scrittore russo, maestro universale della nonviolenza,
ricorre nel 2010 il centenario della morte, che questa
pubblicazione vuole contribuire a ricordare e celebrare
degnamente.
Quaderni Satyagraha
Non uccidere.
Il cristianesimo alla prova della condizione
animale
A cura di
Adriano Mariani
pp. 208, € 16,00
[ISBN: 978-88-7500-026-4
Recensione a Adriano Mariani, Non uccidere.
Il cristianesimo alla prova della condizione animale, Pisa, Gandhi
Edizioni, 2010
di Andrea
Cozzo
Il lavoro, articolato in quattordici informatissimi capitoli, è
guidato–come l’autore stessa dichiara-dall’intento di“vagliare,
alla luce del ‘principio nonviolenza’, la verità e i limiti del
cristianesimo riguardo alla condizione animale” (p.195). Benché
questo risulti certamente il nodo centrale dello studio, Mariani
intrattiene proficuamente un dialogo continuo con testi che sono
non soltanto quelli cristiani ma anche quelli della tradizione
antica, induista, buddista, senza trascurare neanche la
bibliografia degli studiosi che si sono interessati
all’argomento.
Nel volume,
tanto ricco ed articolato dal punto di vista dei contenuti quanto
coraggioso per la capacità di non risparmiare critiche alle
posizioni ufficiali del Cattolicesimo, l’autore tenta di costruire
una filosofia etica che assegni il primato alla nonviolenza e a ciò
che in questa è stato considerato da Tolstoj “la prima tappa”, cioè
appunto il vegetarianesimo. In quest’ottica, la tesi fondamentale
(di impronta gandhiana), come mostrano in particolare i capp. IV, V
e XIII) sostenuta nel libro è che “da un punto di vista
etico-teologico la scelta vegetariana discende direttamente
dall’allargamento della sfera della compassione e del rispetto a
tutte le creature con capacità di soffrire, dato che Dio non può
averle create per destinarle all al dolore e alla distruzione” (p.
50).
Per far luce su
questa prospettiva, lo studioso presenta criticamente, con
abbondanza di materiali, l’antropocentrismo teologico, esplicito
nelle epoche passate, oggi sempre più dissimulato ma non meno
forte, che permea tanto il senso comune quanto la dottrina
ufficiale della Chiesa cattolica. Sia l’opinione corrente sia la
Chiesa, infatti, sembrano considerare il tema del vegetarianesimo
in buona misura superfluo o, in ogni caso, da affrontare con una
certa dose di superficialità. Per questo esse si rifugiano in
luoghi comuni la cui storia, come ancora mostra Mariani, si dipana
al fianco stesso delle riflessioni a favore dell’astensione dalla
dieta carnea: In Occidente, nella Grecia antica, e in Oriente, già
in alcuni versi biblici. Così, a fronte di una scuola pitagorica,
diun Plutarco o di un Porfirio che mostrano le ragioni del
vegetarianesimo, o a frontedei versi della Genesi in cui Dio dice
all’uomo “ad ogni animale della terra… do per cibo il verde
dell’erba”, troviamo i versi, purtroppo (e non casualmente), più
noti dello stesso libro biblico: “Quanto striscia sul suolo e tutti
i pesci sul mare sono messi in vostro potere. Quanto si muove e ha
vita vi servirà da cibo o le prese di posizione della filosofia
stoica e di gran parte della cultura cristiana, e cattolica in
particolare (fino agli articoli pubblicati su riviste come ‘Civiltà
cattolica’ o Studi cattolici che enunciano la superiorità dell’uomo
sugli animali e il suo diritto a servirsi di questi come cibo,
limitandosi, al più ad invitare ad una “gentilezza di maniera”,
come la definisce opportunamente Mariani (p. 189), o ad una
astensione dal consumo di carne in occasioni specifiche o, come nel
cristianesimo orientale, per motivi di
purificazione.
In realtà, il
dialogo tra i sostenitori del vegetarianesimo e i loro avversari,
nella lunga conversazione che si è tenuta attraverso i secoli,
sembra un dialogo, per così dire bloccato; a volte, un dialogo tra
sordi. In esso, gli interlocutori, specialmente - sia detto senza
alcuna faziosità - i secondi, non rispondono alle obiezioni dei
primi alle obiezioni dei primi ma si limitano a ribadire principi
astratti sulla centralità umana nell’ordine cosmico o ad
argomentare altrettanto astrattamente, per esempio tirando in ballo
il celebre argomento della sofferenza delle piante che suona
all’incirca così: se il vegetarianesimo si fonda sul desiderio di
non produrre sofferenza, allora esso non riesce nel suo intento
perché anche il regno vegetale “sente” e, ciononostante, non è, e
non potrebbe diventare, tabù alimentare anch’esso. Al fondo di
questa argomentazione, argomenta Mariani riprendendo analiticamente
i motivi che i contendenti hanno messo ogni volta in gioco, c’è la
pretesa del tutto teorica di mettere sullo stesso piano la
sensibilità animale e quella vegetale, mentre possiamo ben decidere
di astenerci dalla dieta carnea senza per questo sentirci in
obbligo, in nome di una sorta di formale par conditio, a rinunciare
anche a quella vegetale, anche solo riconoscendo che la
sensibilità, nelle piante, è non necessariamente assente ma almeno
minore, come la scienza ci suggerisce, di quella animale. Insomma,
se non possiamo astenerci completamente dalla violenza, questo non
può diventare un motivo per astenerci dalla violenza da cui,
invece, possiamo tenerci lontani.
Infine – ed è
un elemento di non minore importanza – Mariani ci fa riflettere sul
valore di impatto/strutturale/ che ha la scelta vegetariana.
Quest’ultima non va intesa dunque soltanto come fatto di etica
individuale ma come vera e propria svolta
biocentrica.
L’astensione
dal cibo carneo, intesa non solo come possibilità di una dieta più
salutare (dunque, di nuovo, in funzione dell’uomo) ma anche come
volontà di evitare ad altri esseri viventi sofferenze non
necessarie, “significa mettere in crisi un intero sistema
industriale-alimentare basato sulla violenza e l’uccisione,
significa rompere con una tradizione culturale che ha fatto del
cibo carneo un simbolo di civiltà, opulenza, edonismo e benessere,
significa dischiudere una civiltà della gentilezza e del rispetto
verso tutti gli esseri” (p. 52). L’adesione al vegetarianesimo si
configura qui come rifiuto radicale dell’idea della violenza
perché, come l’autore mostra nel corso del volume, c’è una
continuità di pensiero tra il campo di Auschwitz e il macello; così
come c’è continuità, si può forse aggiungere, tra la rassegnazione
al mangiar carne per pigrizia rispetto al cambiamento – “per
l’abitudine di una vita”, dicono le parole di Peter Singer che
l’autore cita a questo proposito (p. 59) – anche quando si
riconoscono intellettualmente le ragioni del vegetarianesimo, e la
rassegnazione al nazismo che fu propria di quelli, tra i non ebrei,
che ne avevano capito la crudeltà ma non facevano nulla per
opporvisi. Paragoni “forti” ? Certamente sì, ma non certo privi di
sensatezza per chi è convinto che in una struttura sociale gli
elementi di livello microscopico hanno una influenza notevole su
quelli di livello macroscopico e che pertanto il vegetarianesimo,
lungi dall’essere lusso snobistico, può ben essere considerato
fattore determinante di un nuovo modo di vivere e di
pensare.
Abbiamo a che
fare,quindi, con una pratica di vita che è immediatamente
edificazione di una società non violenta: nei tempi lunghi certo,
come quelli previsti da ogni vero programma costruttivo di tipo
gandhiano il quale non postula la scoperta di un modo di vivere
alternativo, da qualche parte, dietro l’angolo, ma è consapevole
che una società non violenta la si realizza poco a poco,dal basso,
con perseveranza, e che proprio le pratiche che sembrano piccole,
forse di dettaglio, sono la miglior cartina di tornasole della sua
effettiva radicalità. E’ questo, credo, che l’autore, in ultima
istanza, intende dire quando parla di una necessità di andare
“oltre l’orizzonte biblico” (cap. XIV), verso la costruzione di un
mondo che si regoli secondo “il principio nonviolenza”; o, se si
preferisce dirla con Aldo Capitini, verso la costruzione di un
mondo in cui viga una “religione aperta”.
Quaderni Satyagraha n. 16
VI SPIEGO I MALI
DELLA CIVILTA’ MODERNA
HIND SWARAJ
pp. 160, € 15,00
[ISBN: 978-88-7500-023-3]
Lo
scritto di Gandhi che viene qui presentato, in occasione del
centenario della sua prima pubblicazione nel 1909, è a tutti gli
effetti il suo manifesto ideologico-programmatico che conserva
tuttora una dirompente attualità.
Un testo breve, ma scandaloso. Nulla è stato scritto di più
radicale nella denuncia impietosa dei mali della civiltà moderna e
nell’indicare i rimedi per liberarsi di una falsa civiltà che
rischia di trascinare l’umanità in una catastrofe definitiva.
Quaderni Satyagraha n.15
LE ROSE
SBOCCIARONO IN AUTUNNO
La
rivoluzione nonviolenta del’89
pp. 160, € 15,00
[ISBN: 978-88-7500-025-7]
Il quaderno, opera di alcuni dei maggiori
studiosi tedeschi e italiani di Scienze per la pace, interpella gli
avvenimenti che nel 1989 portarono all’abbattimento del muro di
Berlino, divenuto simbolo della lunga guerra fredda tra Est e
Ovest.
A venti anni di distanza, cosa resta di quella portentosa
rivoluzione nonviolenta che sconvolse il mondo? Quale memoria ne
conserva oggi la società europea? E le nuove generazioni quale
lezione storica possono ricevere in eredità?
Quaderni Satyagraha n. 14
NAPOLI CHIAMA
VICENZA
Disarmare
i territori, costruire la pace
a cura A. Romano
con prefazione di Alex Zanotelli
pp. 160, € 10,00
[ISBN: 978-88-7500-004-2]
Il libro contiene una ricca
documentazione sulla minacciosa presenza delle strutture di guerra
nel territorio campano. Senza voler annichilire e terrorizzare, si
vuole informare, scuotere la rassegnazione, spingere all’impegno,
associando Napoli a Vicenza e a tutti i territori in lotta per
fermare la follia atomica.
Quaderni Satyagraha n. 13
SEMBRANDO VIDA Y
DIGNIDAD
SEMINANDO
VITA E DIGNITA’
La
Comunità di Pace di San Josè de Apartadò
a cura della Rete italiana di solidarietà “Colombia vive”
pp. 184, € 16,00
[ISBN: 978-88-7500-002-8]
Il quaderno, spagnolo-italiano,
celebra i dieci anni della Comunità di Pace di San Josè de
Apartadò. Numerosi autori sudamericani (E.
Galeano, A.
Pérez Esquivel, R. D. Pardo Santamaria, J. G. Moreno, A. Molano
Bravo, G. Cuertas Montoya) intervengono a raccontare un’esperienza
di speranza e di resistenza al terrorismo, e al malefico intreccio
armi e droga.
Quaderni Satyagraha n. 12
L’11 SETTEMBRE DI
GANDHI
La
luce sconfigge le tenebre
a cura di R. Altieri
pp. 216, € 16,00
[ISBN: 978-88-7500-005-9]
Il volume, che comprende i
contributi dei maggiori studiosi della nonviolenza (Arun Gandhi,
M.N. Nagler, B. Parekh), celebra il centenario dell’11 settembre
1906, data di nascita in Sudafrica del Satyagraha di
Gandhi, un metodo di lotta che
sostituisce alla forza fisica una forza più grande generata dalla
Verità e dall’Amore.
Quaderni Satyagraha n. 11
LA NONVIOLENZA
ATTIVA IN MARCIA
a cura di P. Pertici
pp. 376, € 16,00
[ISBN: 978-88-7500-015-8]
In un momento di grave crisi a
causa delle politiche di guerra, che inducono in molti un senso di
smarrimento e frustrazione, il volume si offre come efficace
antidoto, raccontando la storia esemplare della Tavola della Pace e
della Cooperazione e delle sue più recenti iniziative.
Quaderni Satyagraha n. 10
LA NONVIOLENZA
DELLE DONNE
a cura di
G. Providenti
pp. 288, € 16,00
[ISBN: 978-88-7500-014-1]
Il Mahatma Gandhi era solito
ripetere di aver appreso la nonviolenza dalle donne. Oggi, come
ieri, sono moltissime le donne che creano reti e fanno crescere
comunità, superando ostilità e barriere, opponendosi alle guerre.
Il volume racconta le esperienze concrete, politiche ed
esistenziali, di queste instancabili costruttrici di
pace.
Quaderni Satyagraha n. 9
TESSIDURAS DE
PAGHE
Tessitura
di pace
a cura di E. Nivola, M. E. Satta
pp. 312, € 16,00
[ISBN: 978-88-7500-013-4]
Partendo da un discorso
antropologico centrato sulla società sarda, il volume rivendica la
liberazione da ogni forma di sfruttamento coloniale e
dall’oppressione delle servitù militari, difendendo a propria
identità regionale e avviando un programma di rielaborazione della
vita comunitaria.
Quaderni Satyagraha n. 8
A. Mariani
DO PER CIBO IL
VERDE DELL’ERBA
(Genesi 1,30)
pp. 176, € 16,00
[ISBN: 978-88-7500-001-1]
Il volume propone il vegetarianesimo come “primo gradino” verso la
costruzione di un pacifismo integrale. Il libro discute con
ricchezza di riferimenti ad autori antichi e moderni la questione
cruciale dell’antropocentrismo biblico, prospettando nuovi percorsi
nella direzione di un’etica che abbracci tutti gli esseri
viventi.
Quaderni Satyagraha n. 7
IL PEACE-KEEPING
NON ARMATO
a cura di M. Pignatti Morano
pp. 320, € 16,00
[ISBN: 978-88-7500-012-7]
In un momento in cui gli eserciti
vengono riaccreditati nelle “missioni di pace” e la guerra
riproposta come strumento per la promozione della democrazia e dei
diritti umani, il volume rompe il velo della retorica dominante,
dando voce a studiosi e operatori di pace che in varie parti del
mondo lavorano per trasformare i conflitti con il metodo della
nonviolenza.
Quaderni Satyagraha n. 6
LA GIOIA DELLA
POVERTA’ CONVIVIALE
a cura di R. Altieri
pp. 160, € 18,00
[ISBN: 978-88-7500-011-0]
Il volume, con saggi importanti
di M. K. Gandhi, Ivan
Illich, M.
Rahnema, R. Diwan, propone la scelta della povertà volontaria per
ripensare l’economia e gli stili di vita. Partendo dall’idea
del Sarvodaya,
la visione gandhiana di un’economia a servizio degli ultimi, si
chiarisce la differenza tra miseria e povertà, indicando nella
povertà una vita cui non manca il necessario, ma che è felice
perché utilizza strumenti semplici e conviviali.
Quaderni Satyagraha n. 5
NONVIOLENZA PER
GERUSALEMME
a cura di R. Altieri
pp. 248, € 18,00
[ISBN: 978-88-7500-010-3]
Il volume, avvalendosi dei
maggiori studiosi internazionali (J. P. Lederach, M Gopin, A. A.
Said, p. l. Faltas OFM, M. Abu-Nimer, M. Reifen), indaga le ragioni
della guerra israelo-palestinese. Dopo aver ricostruito le fasi
storiche di un conflitto che appare irrisolvibile, si offrono
esperienze e riflessioni perché si possa ricostruire, secondo
l’auspicio di Giorgio La Pira, l’unità della famiglia di Abramo e
la pace dei popoli mediterranei.
Quaderni Satyagraha n. 4
PACIFISMO E
NONVIOLENZA
a cura di R. Altieri
pp. 192, € 15,00
[ISBN: 978-88-7500-009-7]
Il volume si vale di molteplici
apporti internazionali (tra gli altri P. Brock, A. Truger, H. Zehr)
per definire le diversità tra nonviolenza e pacifismo, termini che
comunemente vengono usati come sinonimi. La nonviolenza, in realtà,
ha un approccio più profondo e più efficace per la trasformazione
sociale e la costruzione della pace.
Quaderni Satyagraha n. 3
LA NONVIOLENZA
DEI POPOLI PUO’ SCONFIGGERE LA GUERRA
a cura di R. Altieri
pp. 240, € 15,00
[ISBN: 978-88-7500-008-0]
Esaminando la guerra in Iraq gli
autori ne discutono le ragioni economiche, energetiche e culturali,
indicando nella nonviolenza il percorso per trascendere il
conflitto. Tra i contributi internazionali più rilevanti quelli di
J. Oberg, J.
Galtung, R.
Terri Harris, M.W. Baskaran.
Quaderni Satyagraha n. 2
Il metodo nonviolento per
trascendere i conflitti e costruire la
pace
a cura di R. Altieri
pp. 176, € 15,00
[ISBN: 978-88-7500-000-4]
Il volume pubblica saggi sul tema
delle scienze per la pace con saggi di L. Tolstoj, J.
Galtung, P.
Patfoort, R.D. Pardo Santamaria, O. Maurel, G. Salio, B. Martin, A.
Cozzo.
Quaderni Satyagraha n. 1
Il metodo nonviolento per trascendere i conflitti e costruire la
pace
a
cura di R. Altieri
pp. 160, € 15,00
[ISBN: 978-88-7500-007-3]
Il volume pubblica alcuni
contributi importanti sul tema delle scienze per la pace con saggi
di M.K. Gandhi, J. Bondurant,
J.
Galtung, A.
L’Abate, M. Pieracci Harwell, S. Tanzarella, E. Turrini.