Giornata della donna
Il Giardino per la Pace a Monteleone di Puglia
8 Marzo 2016. Centro Internazionale Mahatma Gandhi
per la nonviolenza
L’8 MARZO DI MONTELEONE DI PUGLIA, EVENTO UNICO,
MEMORIA E ANNUNCIO DI FUTURO
IL “1° PREMIO
INTERNAZIONALE PER LA PACE E LA NONVIOLENZA” E IL
“GIARDINO DELLA PACE”
di Raffaello Saffioti
“E’ da mia moglie Kasturba che ho imparato la
nonviolenza”.
“Non ho dubbio che le donne potrebbero opporsi alla
guerra
infinitamente meglio degli uomini.
Dite voi cosa farebbero i vostri generali e soldati,
se le loro mogli, figlie e madri sanzionassero
la loro partecipazione a qualsiasi forma o tipo di
militarismo”.
MAHATMA GANDHI
PIANTARE ALBERI E PIANTARE UOMINI
L’8 marzo, “Giornata Internazionale della donna”, a
Monteleone di Puglia è stato un evento unico nel
panorama nazionale, ignorato dai grandi mezzi di
comunicazione. E’ stato organizzato in collaborazione
tra il Comune e il Centro Internazionale per la
Nonviolenza “Mahatma Gandhi”. La Giornata si è svolta
tra memoria e futuro, nel segno della speranza, e si
è qualificata per il carattere internazionale, che si
evince dal suo ricco programma.
I momenti scelti come qualificanti sono stati:
1. il conferimento del “1° Premio Internazionale per
la Pace e la Nonviolenza”, a Suor RITA GIARETTA,
fondatrice di Casa Rut di Caserta;
2. l’ inaugurazione del “GIARDINO DELLA PACE”, con 12
alberi da frutto, ognuno per il suo significato
simbolico, dedicati a 12 donne per il loro impegno
nel promuovere la pace;
3. l’ inaugurazione della Targa commemorativa
dedicata all’avvocato QUINTINO BASSO, difensore delle
donne di Monteleone di Puglia, processate per il
“Ribello” del 23 agosto 1942;
4. l’ intervento di GABRIELLA MARIA CALDERARO, che di
ritorno dall’India, dove era andata come
ambasciatrice del Centro Internazionale per la
Nonviolenza “Mahatma Gandhi”, ha riferito la sua
esperienza e presentato due Progetti da realizzare:
1) in collaborazione con la GRF (Gandhi Research
Foundation), “Per l’educazione alla pace”; 2) per la
Woman for Peace Conference, del 26 ottobre a Jalgaon,
presso la GRF.
La pace e la nonviolenza non sono sinonimi e la
storia della pace non coincide con la storia della
nonviolenza.
E’ qualificante ed impegnativo scegliere la pace nel
tempo in cui sono molti i teatri di guerra nel mondo.
In alcuni di essi l’Italia è presente con le false
“missioni di pace” e in uno, la Libia, è presente in
un modo che ancora non risulta chiaro.
E’ più qualificante e ancor più impegnativo scegliere
la nonviolenza e andare alla fonte, nell’India di
Gandhi.
Si può dire che la nonviolenza rimane in gran parte
sconosciuta, anche a molti anni di distanza, da
quando (1967) ALDO CAPITINI scrisse:
“In questi ultimi tempi si è fatto qualche progresso
in Italia nel campo che esamineremo, oltre che per il
numero delle persone interessate, anche perché si è
cominciato a scrivere nonviolenza in una sola parola,
sicché si è attenuato il significato negativo che
c’era nello scrivere non staccato da violenza, per
cui qualcuno poteva domandare: ‘va bene, togliamo la
violenza, ma non c’è altro? Se si scrive in una sola
parola, si prepara l’interpretazione della
nonviolenza come di qualcosa di organico, e dunque,
come vedremo, di positivo”. 1
Questo 8 Marzo segna una nuova tappa del percorso del
Centro Internazionale per la Nonviolenza “Mahatma
Gandhi”, nato dal felice connubio del Centro Gandhi
di Pisa col Comune di Monteleone di Puglia.
Foto evento su Facebook: 8 Marzo 2016 a Monteleone di Puglia